Nella mattinata del 3 giugno si è svolta la presentazione del progetto MyWaves, via Microsoft Teams, alla giuria dell’Università di Trieste, nell’ambito del concorso promosso dalla stessa. Il primo premio è stato assegnato a pari merito ai due istituti partecipanti, ed è stato riconosciuto l’impegno che gli studenti hanno messo in campo per portare a termine un lavoro di alta qualità. La presentazione si è svolta in presenza della Dirigente Scolastica prof.ssa Bosari, che ha potuto apprezzare il lavoro svolto dalla classe 5A-LSA con il coordinamento del prof. Zucchini e del prof. Gobbo.

 

Il progetto MyWaves nasce con lo scopo di studiare il moto ondoso e il suo effetto erosivo, in particolare nel contesto friulano delle spiagge di Grado e Lignano, e trovare un modo per limitarlo. Per questo è stato progettato e realizzato un simulatore di onde, costituito da una vasca in policarbonato, con spiaggia artificiale in sabbia silicea, e un pistone attivato da un motore elettrico. Grazie al simulatore è stato possibile osservare il comportamento delle onde in prossimità della costa, verificando anche la presenza dei fenomeni morfologici che interessano le spiagge. Per contrastare l’erosione sono stati studiati diversi tipi di barriere, e sono state scelte le barriere sommerse Reef Balls, degli sferoidi in cemento con diversi fori applicati nei lati, che convogliano il flusso delle correnti verso l’alto, diminuendo la forza e l’energia delle onde che vi passano sopra. Successivamente sono stati realizzati dei modellini in scala delle barriere con una stampante 3D, e si è verificata l’efficienza delle Reef Balls impiegandole nel simulatore.

La fase di progettazione si è articolata in tre fasi principali: ricerca di studi simili o utili allo sviluppo del progetto, sia dal punto di vista teorico che pratico; simulazione computerizzata delle possibili alternative da realizzare per la vasca, il pistone e le barriere, con l’uso del programma di progettazione grafica Blender; infine studio e ricerca di materiali e tecniche costruttive per realizzare il prodotto finito.

Gli studenti hanno potuto sviluppare competenze tecniche, attingendo dalle conoscenze teoriche apprese in classe ma spingendosi oltre, trovando un’immediata applicazione pratica, e si sono cimentati con la ricerca scientifica e la divulgazione. Sono state infatti redatte delle schede didattiche per le scuole elementari, medie e superiori, adattando i contenuti e la forma all’età dei fruitori, per coinvolgere e sensibilizzare anche gli studenti di altre classi e istituti. Purtroppo a causa della situazione epidemiologica non è stato possibile far visitare il progetto a persone esterne al Liceo Copernico, ma la scuola cercherà di promuovere e valorizzare il progetto prossimamente.

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