Il Piano dell'Offerta formativa riceve senso all'interno di quel processo inaugurato dalla Legge del 7 agosto 1990 n. 241 e successive integrazioni che ha rivoluzionato il rapporto tra cittadini e pubblica amministrazione introducendo il principio cardine della trasparenza. E' evidente a tutti quanto la democratizzazione della Pubblica Amministrazione e quindi della scuola dipenda dal concepire ed attuare una diffusa pratica di trasparenza negli atti e funzioni proprie del servizio reso ai cittadini.

Il POF obbedisce precisamente a questa esigenza di una maggior visibilità dei principi, metodi, criteri, procedure che plasmano la vita della comunità scolastica.

La parola trasparenza, come vedremo, è uno dei termini fondamentali del lessico di una scuola democratica ed autonoma e da essa deriva una qualità diversa delle relazioni all'interno della comunità scolastica.

E' necessario ripensare di continuo il nostro POF. Il progetto didattico che sostanzia l'identità del nostro Istituto deve essere ridefinito alla luce delle radicali trasformazioni della scuola italiana ed anche del profondo cambiamento avvenuto in questi ultimi anni nel contesto sociale e professionale e quindi all'interno del corpo docente. Bisogna quindi trovare una nuova sintesi che funga da elemento coagulante le diverse sensibilità, permettendo il convergere verso prospettive avvertite come essenziali per tutti pur nel rispetto della imprescindibile libertà del singolo. Molto del precedente documento va conservato, soprattutto per quanto riguarda lo spirito che lo sostanzia: in esso si riflette la ricerca intelligente di una generazione di insegnanti che hanno fondato il Copernico dandogli quell'impronta che non può andar perduta. In effetti nei punti essenziali si tratta di un conservare approfondendo, come risulterà chiaro da quanto detto in seguito. Del resto è nella natura del POF di essere un documento che evolve, si rinnova di continuo, come la realtà circostante al cui interno opera la nostra scuola.

Appare oggi ancor più importante ed urgente individuare dei punti basilari su cui edificare il Copernico del futuro. Più che di un'opera di codificazione si tratta, a nostro parere, di trovare dei principi ispiratori che possano plasmare ed orientare la vita all'interno di questa particolare comunità che è il Liceo Copernico.

Tre, ci sembra, possono essere i riferimenti a cui guardare per tale opera di ridefinizione.

In primo luogo le linee guida su cui basare l'attività educativa in una scuola democratica e libera non possone essere che quelle tracciate nella Carta Costituzionale. Si può affermare quindi che la Costituzione rappresenti l'asse portante dell'intera vita della nostra comunità scolastica. Ciò non sembri retorico o eccessivo. Nella Costituzione troviamo quei valori, orientamenti, indirizzi che possono e debbono plasmare il processo formativo. Ce lo ricorda in anni abbastanza recenti un grande padre costituente:

Vorrei dire soprattutto ai giovani:... non lasciatevi influenzare da seduttori fin troppo palesemente interessati non a cambiare la Costituzione, ma a rifiutare ogni regola. E non lasciatevi neppure turbare da un certo rumore confuso di fondo, che accompagna l'attuale dialogo nazionale. Penso semmai, è proprio nei momenti di confusione o di transizione indistinta che le Costituzioni adempiono la più vera loro funzione: cioè quella di essere per tutti punto di riferimento e di chiarimento. ” (G. Dossetti, «Costituzione e riforme», relazione tenuta all'Università di Parma il 26 aprile 1995).

In secondo luogo non si può prescindere dalla recente produzione normativa che, a partire almeno dal DPR 275/99 sull'autonomia fino al recente riordino dei licei, costituisce un quadro di riferimento ricco di spunti e orientamenti.

Per ultimo la storia della nostra scuola che, a livello teorico ma soprattutto attraverso una serie di buone pratiche, costituisce una risorsa fondamentale per indirizzare il presente.

Da queste indicazioni fondamentali si possono ricavare alcune parole chiave, una sorta di lessico base della nostra proposta educativa. Perché questo deve essere chiaro a tutti noi: la scuola deve svolgere innanzitutto una funzione educativa essendo il suo scopo fondamentale formare dei cittadini

Centralità della persona

Già lo si dice chiaramente nel POF: il centro dell'attività della scuola è lo studente. Dunque l'attività di insegnamento è finalizzata alla sua formazione cognitiva, operativa e relazionale.

Mettere lo studente al centro significa partire dall'art. 2 della Costituzione e guardare quindi alla nostra scuola come una formazione sociale – una comunità - nella quale si plasma la personalità dello studente. Lo studente non è quindi solo destinatario dell'insegnamento, quasi un "recipiente" di contenuti, ma soggetto attivo in un rapporto dialogico con il docente nel processo dell'apprendimento. La formazione della persona va ovviamente intesa in senso globale, dato che nota caratterizzante l'universo personale è proprio la sua unitarietà. Una formazione quindi attenta a tutte le dimensioni, anche quelle coinvolgenti la corporeità e le sue potenzialità espressive.

Le conseguenze di ciò per la didattica sono ovviamente rivoluzionarie e tali da costringere gli insegnanti ad un continuo ripensare la propria attività.

Libertà di insegnamento

L'art. 33 ce lo ricorda: "L'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento". Ciò - alla luce del punto precedente - non solo dal punto di vista del docente – che rimane comunque basilare – ma anche e soprattutto dalla prospettiva del discente, il cui apprendimento deve essere libero. Ma come va intesa tale libertà di apprendimento? Essa discende dal carattere di persona dello studente, essendo nota essenziale della persona la libertà. Lo studente, quindi, ha diritto costituzionalmente sancito a vivere un processo formativo che lo porti ad una condizione di autonomia, responsabilità, decisionalità, di maggior consapevolezza e più maturo senso critico. A tal fine è necessario un ambiente impregnato di libertà, pluralismo culturale e valoriale, diversità che permetta la maturazione di una personalità libera e consapevole.

E' qui del resto che si colloca il senso più profondo dell'autonomia scolastica come affermato dall'art. 1. co. 2, del D.P.R. 8 marzo 199, n. 275: L'autonomia delle istituzioni scolastiche è garanzia di libertà di insegnamento e di pluralismo culturale e si sostanzia nella progettazione e nella realizzazione di interventi di educazione, formazione e istruzione mirati allo sviluppo della persona umana, adeguati ai diversi contesti, alla domanda delle famiglie e alle caratteristiche specifiche dei soggetti coinvolti, al fine di garantire loro il successo formativo, coerentemente con le finalità e gli obiettivi generali del sistema di istruzione e con l'esigenza di migliorare l'efficacia del processo di insegnamento e di apprendimento.

Trasparenza

Della trasparenza già si è detto in riferimento alla L. 241. E' chiaro che tale principio porta con sè un particolare stile dialogico, esprimendo una delle caratterizzazioni morali dell'istituzione scolastica. Secondo Kierkegaard l'etica, per il singolo, è soprattutto trasparenza, ma crediamo ciò possa valere anche per una comunità scolastica. Nell'attività didattica trasparenza significa, per esempio, puntualità nella correzione e consegna delle verifiche scritte, comunicazione ragionata dei voti per le prove orali, esplicitazione dei criteri di valutazione, rifiuto di approcci manipolatori nei confronti degli studenti e molto altro ancora. Anche il Copernico vuol puntare ad essere una casa di vetro, nella quale la riservatezza della persona viene tutelata ma la partecipazione democratica al processo formativo va incentivata e promossa.

Cittadinanza ed Educazione alla salute

L'art. 2 e 3 della Costituzione ispirano quanto già affermato nel POF: la scuola educa a comportamenti solidali, che privilegino la difesa e l'estensione della democrazia negli aspetti relazionali. Educa alla cultura della pace, della non violenza, dell'accettazione creativa delle reciproche differenze. All’interno del Liceo sono presenti attività di volontariato con i disabili, nelle case di riposo e nei centri di assistenza. Da anni si svolge un progetto di adozioni a distanza e di sostegno al volontariato internazionale. Intensa è l’attività della sezione dei Donatori di Sangue.

In linea con le Indicazioni Ministeriali degli ultimi decenni il Liceo promuove un’organica attività di Educazione alla Salute con il motto “Conoscere per prevenire”. Lungo tutto il quinquennio in collaborazione con Enti e realtà presenti sul territorio e con il supporto di relatori esperti viene svolta una campagna di sensibilizzazione a favore del valore della salute, affinché dalla conoscenza si passi alla coscienza del vero “star bene”. Il percorso, soprattutto per le classi del biennio, si integra con il progetto di Educazione alla Cittadinanza, per i chiari risvolti sociali che certi comportamenti individuali hanno sulla salute.

L'educazione alla cittadinanza passa ovviamente attraverso alcuni percorsi curricolari ma si esprime in tutte le attività della scuola, costituendo uno stile che vede nelle regole non un inciampo fastidioso e burocratico ma una garanzia di rispetto ed equità.

Cultura

Il percorso del liceo scientifico è indirizzato allo studio del nesso tra cultura scientifica e

tradizione umanistica. Favorisce l’acquisizione delle conoscenze e dei metodi propri della

matematica, della fisica e delle scienze naturali. Guida lo studente ad approfondire e a

sviluppare le conoscenze e le abilità ed a maturare le competenze necessarie per seguire lo

sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica e per individuare le interazioni tra le diverse

forme del sapere, assicurando la padronanza dei linguaggi, delle tecniche e delle metodologie

relative, anche attraverso la pratica laboratoriale.(Regolamenti di riordino dei licei, degli istituti tecnici e degli istituti professionali emanati dal Presidente della Repubblica in data 15 marzo 2010 , art. 8). La parola cultura va ripresa in tutta la sua pregnanza. La formazione della persona dello studente in un percorso liceale passa attraverso un solido arricchimento culturale, imperniato sulla fatica dello studio, l'amore per la lettura, l'apprezzamento della bellezza insita nel rigore della matematica e nella complessità del mondo naturale, l'apertura nei confronti della dimensione musicale, teatrale, cinematografica, coreutica nonché la valorizzazione dei nuovi strumenti informatici. Il Liceo Copernico si propone come una comunità che crede nel valore della cultura e che quindi lo promuove attraverso una ricca serie di iniziative. Ricordiamo, nella storia recente della scuola, eccellenti esperienze teatrali, iniziative musicali, il grande lavoro svolto dal Copernicoro, incontri di carattere filosofico e scientifico, tutto un patrimonio di significati che va assolutamente sostenuto e, nel caso, rilanciato. Ma pensiamo anche all'esigenza di familiarizzare gli studenti con il patrimonio librario presente nella Biblioteca d'Istituto. Tale luogo potrebbe anzi diventare il volano per una serie di attività culturali rivolte anche alla cittadinanza. L'offerta formativa, nella logica dell'autonomia, come si diceva prima, deve essere rivolta al territorio e quindi gli spazi, le risorse, le energie del Liceo potrebbero e dovrebbero svolgere un'opera al servizio della comunità cittadina anche attraverso incontri ed iniziative in orario serale.

Ragione

Ma soprattutto va sottolineato il richiamo al nesso tra le due culture, quella scientifica e quella umanistica individuato nella voce precedente. La forza del Liceo scientifico risiede proprio nella ricerca di un dialogo fecondo tra tali dimensioni, capace di superare antichi steccati tipici della tradizione italiana e di consolidare quindi l'idea di una razionalità unica. Educare significa innanzitutto educare alla ragione, facendo crescere negli studenti la consapevolezza che una comune ragione si esprime nelle diverse esperienze culturali. I giovani fanno fatica a legare le diverse dimensioni in cui si sviluppa la loro esperienza. Spesso l'idea stessa di una sintesi appare assente e sconosciuta. Coltivando la ragione si può aiutarli a trovare, per usare un'immagine platonica, quel filo d'oro che permette di unificare senza appiattirli i diversi volti della propria esistenza.

Nella nostra scuola da anni progetto didattico qualificante è la proposta che frequentemente viene rivolta alle classi quarte di un modulo pluridisciplinare su Galilei e la nascita della scienza moderna. Pensiamo all'attenzione che è stata data in questi ultimi anni alla cultura dell'antica Grecia, luogo in cui si è resa visibile l'unità tra razionalità scientifica ed amore per la bellezza. Sono questi esempi di buone pratiche che vanno nella direzione della integrazione tra i due saperi e che possono essere fonti di ispirazione per iniziative analoghe. E' sempre in questo spazio didattico che si colloca la sottolineatura dell'importanza dello studio del Latino, occasione imperdibile per la familiarizzazione, oltre che con un patrimonio culturale ricchissimoi, con una forma di razionalità rigorosa.

Lingua e comunicazione

Nel POF si pone come obiettivo fondamentale interdisciplinare l’educazione linguistica, attraverso cui favorire la padronanza di terminologie specifiche, l’acquisizione di linguaggi verbali e non, i processi di comprensione e produzione di testi di vario genere...Anche nelle disposizioni ministeriali (Indicazioni nazionali) si individua la necessità di una competenza linguistica nell'uso dell'italiano come responsabilità condivisa e obiettivo trasversale comune a tutte le discipline, senza esclusione alcuna.

L'amore per la parola come bene prezioso, in un contesto dove la comunicazione si fa sempre più povera e gergale, si traduce in una educazione linguistica che promuove la maturazione del pensiero e l'affinarsi delle capacità espressive verbali e scritte e quindi arricchisce la dimensione relazionale.

Sotto tale voce va collocata poi la ricchissima attività che l'Istituto promuove nei confronti delle lingue straniere. Certo, il riordino dei Licei ha modificato radicalmente la situazione, ma la nostra scuola continua ad investire nelle attività finalizzate all'acquisizione di sempre più sicure competenze nei confronti della lingua inglese - ma grazie all'autonomia si mantiene viva l'attenzione rivolta anche ad altre lingue europee - e ad un'apertura nei confronti della dimensione internazionale in genere ed europea in particolare. Il CLIL, gli stage linguistici, gli scambi culturali, i corsi per le certificazioni, sono alcune delle iniziative portate avanti in questo senso nel nostro Istituto.

Bellezza

Abbiamo la fortuna di svolgere la nostra attività formativa in un ambiente scolastico architettonicamente gradevole. L'edificio con le sue strutture e forme ed il parco con i suoi alberi secolari, si distinguono nel panorama dell'edilizia scolastica udinese. Tale risorsa deve essere adeguatamente valorizzata, dato che uno degli obblighi nei confronti della persona umana, suggeriva Simone Weil, è proprio la bellezza. Per l'intera comunità scolastica fa sicuramente la differenza poter operare in un contesto decoroso, pulito, funzionale anche se non sempre si è consapevoli di tale valore. L'offerta formativa del nostro Liceo comprende quindi anche lo sforzo per mantenere tale ambiente nella sua dignità e, se possibile, promuoverne l'utilizzabilità – soprattutto per quanto riguarda gli spazi esterni. Ruolo prezioso è qui giocato dal personale ausiliario che svolge un lavoro umile e prezioso, spesso poco capito, per garantire condizioni di fruibilità decorosa degli spazi.

Educare gli studenti ad apprezzare la bellezza passa quindi attraverso una serie di processi formativi articolati e complessi. In primo luogo sicuramente le ricchezze culturali e tecniche presenti in alcune discipline (Disegno e Storia dell'Arte in primis) ma anche incentivando una serie di comportamenti attenti a custodire l'integrità degli ambienti. Molto importante è promuovere nei giovani una sempre crescente attenzione al rispetto dell'ambiente naturale, stimolando quindi l'affinarsi del senso estetico in relazione alla natura circostante.

Appare particolarmente delicato poi il discorso relativo al rispetto della dignità delle persone nella loro dimensione corporea: si tratta infatti di non scivolare nel moralismo ma di educare al rispetto dell'altro, in considerazione del fatto, anche, che nella nostra scuola ci sono già e sicuramente andranno aumentando di numero, persone provenienti da culture nelle quali il pudore occupa ancora un ruolo socialmente rilevante.

Non uno di meno

Il bel titolo di un famoso film di Zhang Ymou costituisce un punto di riferimento imprescindibile per la nostra comunità scolastica. Il Liceo Copernico propone un'offerta formativa ricca ed impegnativa, tale da richiedere, da parte di studenti e famiglie, la consapevolezza che il tempo da dedicare allo studio deve essere congruo e che i risultati si ottengono solo con il lavoro e la fatica. Ma si impegna anche, come scuola, a far di tutto perché nessuno si perda a causa di una qualità scadente del servizio offerto. L'autonomia ci fornisce alcuni strumenti per andare incontro alle esigenze dell'utenza: dallo sportello didattico al CIC, passando attraverso l'attività antidispersione, l'accoglienza degli studenti, l'orientamento in entrata ed in uscita. Non si può poi non sottolineare il grande sforzo che il nostro Istituto sta facendo per rinnovare i laboratori (fisica, multimedialità, laboratorio video,...) e per introdurre la didattica laboratoriale, iniziative anche queste che incidono chiaramente sui processi di apprendimento. Molto rimane ancora da fare, costituendo quindi un impegno prioritario per il Copernico del futuro. In particolare sembra che le risorse debbano essere investite maggiormente nella promozione di un adeguato metodo di studio, soprattutto presso gli studenti del biennio, spesso sprovveduti nei confronti di tempi e ritmi di lavoro gestiti male. Un discorso a parte riguarda poi l'accoglienza e l'accompagnamento degli studenti stranieri, soggetti particolarmente bisognosi di attenzione da parte di una scuola che vuole percepirli non come un peso da sopportare ma una risorsa da valorizzare.