Il 1° Maggio è in molti Paesi del mondo la Festa dei lavoratori o Festa del lavoro, una ricorrenza ufficiale che si celebra nello stesso giorno anche in Italia dal 1891. La data della Festa dei lavoratori, il Primo maggio, è stata ufficialmente stabilita a Parigi il 20 luglio del 1889. A ratificarla furono i rappresentanti dei partiti socialisti e laburisti europei, riunitisi nella capitale francese per il congresso della Seconda Internazionale socialista.

La festa del lavoro in Italia In Italia

la Festa del lavoro fu ratificata nel 1891. La festa fu però sospesa durante il ventennio fascista: quando Benito Mussolini diventò presidente del Consiglio cancellò il Primo maggio e il suo significato. Era il 19 aprile del 1923 e con un decreto-legge approvato dal Consiglio dei ministri Mussolini abolì la festività accorpandola alla festa ufficiale del fascismo, che coincideva con il “Natale di Roma”, in data 21 aprile. La Festa dei lavoratori tornò a essere festeggiata il 1° maggio qualche anno più tardi, subito dopo la conclusione della Seconda Guerra Mondiale. La festa nazionale è tale dal 1° maggio 1947.

Il diritto al lavoro è sancito dalla nostra Costituzione negli articoli 1 e 4. “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro” (art. 1) “La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, una attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società” (art. 4)

L'eggi il documento completo.