Il 2 giugno ricorre la Festa della Repubblica. Tra il 2 e il 3 giugno 1946 si svolse infatti il referendum in cui i cittadini italiani decisero la forma istituzionale dello Stato dopo la tragica esperienza totalitaria instaurata dal regime fascista. Fu anche la prima volta nella storia italiana in cui il voto avvenne a suffragio universale maschile e femminile. Agli elettori d’età superiore a 21 anni furono fornite due schede: la prima per il referendum istituzionale, la seconda per l’elezione dei deputati dell’Assemblea Costituente, l’organo che avrebbe redatto la nuova Carta costituzionale.
Il 24 marzo 2015 con il Disegno di Legge 1832, viene istituita la «Giornata nazionale per la legalità e il contrasto alla criminalità mafiosa» da celebrarsi il 23 maggio, anniversario della strage di Capaci. Il 23 maggio 1992 alle ore 17:57 sull’autostrada che dall’aeroporto di Punta Raisi conduce a Palermo all’altezza dello svincolo di Capaci, la mafia compì un attentato nei confronti del giudice Giovanni Falcone. Morirono cinque persone: il giudice, sua moglie Francesca Morvillo, giudice presso il Tribunale dei minori, e gli uomini della scorta Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani.
Il 9 maggio ricorre il “Giorno della memoria dedicato alle vittime del terrorismo”. Istituita dal Parlamento italiano nel 2007 con la legge n. 56, la giornata intende ricordare «tutte le vittime del terrorismo, interno ed internazionale, e delle stragi di tale matrice». Nella giornata del 9 maggio 1978 si consumò l’attentato al giornalista Peppino Impastato a Cinisi (Palermo) ad opera della mafia siciliana e l’uccisione al presidente della Democrazia Cristiana Aldo Moro a Roma, assassinato dall’organizzazione terroristica Brigate Rosse.
Il 6 maggio del 1976 il Friuli fu colpito da un violento terremoto. Erano appena passate le ore 21 quando la terra cominciò a tremare. 59 lunghi secondi che provocarono ingenti danni, quasi mille morti, 3 mila feriti e oltre 50 mila senzatetto. L’epicentro del sisma, di magnitudo 6.5 Richter e 9-10 gradi Mercalli, si sviluppò a qualche chilometro a est della cittadina di Gemona. Interi paesi furono rasi al suolo.