Nel 2007 il Parlamento istituisce il giorno della memoria delle vittime del terrorismo: la data scelta, il 9 maggio, è quella dell’uccisione di Aldo Moro, ritrovato a Roma dopo 55 giorni dal rapimento ad opera delle Brigate Rosse. Nello stesso giorno a Cinisi in provincia di Palermo veniva ucciso dalla mafia, che aveva avversato con le sue trasmissioni radiofoniche e con l’impegno politico, il giornalista Peppino Impastato.

Le morti di Moro e Impastato, a poche ore di distanza l'una dall'altra, sono importanti perché hanno un comune significato: entrambi volevano cambiare lo status quo in cui vivevano. Entrambi non avevano paura delle azioni che facevano, ma sono andati avanti per la loro strada, hanno lasciato un segno nella storia del Paese e un’eredità morale importantissima: l’appello a tutti noi ad impegnarci quotidianamente per la promozione della giustizia e della responsabilità e per la difesa dei valori democratici su cui si fonda la nostra repubblica.

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