Il 2 giugno ricorre la Festa della Repubblica. Tra il 2 e il 3 giugno 1946 si svolse infatti il referendum in cui i cittadini italiani decisero la forma istituzionale dello Stato dopo la tragica esperienza totalitaria instaurata dal regime fascista. Fu anche la prima volta nella storia italiana in cui il voto avvenne a suffragio universale maschile e femminile. Agli elettori d’età superiore a 21 anni furono fornite due schede: la prima per il referendum istituzionale, la seconda per l’elezione dei deputati dell’Assemblea Costituente, l’organo che avrebbe redatto la nuova Carta costituzionale.

I risultati ufficiali del referendum furono annunciati il 18 giugno 1946, giorno in cui nacque ufficialmente la Repubblica italiana: 12.718.641 di cittadini (pari al 54,27%) votarono a favore della repubblica, mentre 10.718.502 (pari al 45,73%) a favore della monarchia. Il ruolo delle donne fu importante per il risultato del voto: parteciparono infatti 12.998.131 donne, contro 11.949.056 uomini.

Nel nord Italia la repubblica vinse in quasi tutti i centri urbani principali, mentre al sud il voto fu quasi ovunque prevalente per la monarchia. Nel circoscrizione di Udine, dove vi erano già state delle esperienze democratiche (anche con il voto femminile) durante la breve vita della Zona libera della Carnia e del Friuli, la repubblica vinse sulla monarchia con il 63,1% dei voti contro il 36,9%.

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